Description
Correva l’anno 2022 e correva velocissimo.
Il tour di presentazioni del secondo numero di Turchese si era appena concluso a Roma, e, mentre alcuni membri della famiglia più vagabonda dell’editoria brindavano a questo piccolo successo per le strade di San Lorenzo, ho perso il trolley con cui ero arrivato da Torino. Lo ricordavo sul marciapiede, tra la gente seduta e chi stava in fila per uno spritz, ma era sparito. Dentro al trolley c’erano una felpa di mia cugina e quattro copie di Turchese uno.
Il giorno dopo, con lə autorə in tour con noi, abbiamo provato a immaginare la storia di quelle quattro copie: pensate insomma, pensate se tra un paio di anni le ritroviamo a un mercatino dell’usato, pensate se finiscono nelle mani di una fotografa di fama internazionale, o di un ragazzino che ne ritaglierà dei pezzi per appenderli in cameretta di fianco al poster di Rupi Kaur.
Correva un anno velocissimo, dicevo, ma non si sa dove corresse. Una cliente aveva acquistato una copia di Turchese due dal nostro shop online. Come sempre, un paio di giorni dopo le avevo inviato il consueto selfie alle Poste, in procinto di spedirla. Non ho avuto notizie di quella spedizione per diverse settimane, ero pronto a mandarne un’altra copia, mi scusi signora e tutto quanto, quando un mattino è stata lei a inviarmi una foto. Era la busta che le avevo spedito, ma qualcuno all’interno del condominio l’aveva aperta e aveva letto la rivista, per poi rimetterla a posto, busta chiusa, pronta per essere letta, mi scusi signora e tutto quanto. Nella foto, dicevo, l’involucro tutto stropicciato su cui ancora si leggeva la scritta
Spedito con amore,
Il Super Tramps Club <3.
Quel che voglio dire è che il 2022 è un anno che più che correre sembra aver preso un monopattino elettrico da ubriaco, zigzaga tra trolley smarriti e volumi rubati per le vie di Torino, Roma e non solo. Viaggia spedito, ma spedito con amore. Perché qualunque sia la destinazione finale di una copia di Turchese, rubata dallə vicinə di casa o venduta al mercato insieme alla felpa di mia cugina, a noi vagabondə basta il viaggio, a patto che si viaggi con amore.
Il numero che avete tra le mani non è da meno, anzi.
L’amore qui si è moltiplicato. Non avevano mai lavorato così tante persone su un’uscita sola, e non parlo soltanto dellə incredibili autorə e fotografə che hanno contribuito con testi e immagini. Parlo della neonata redazione ovvero Fabrizio, Anna, Alessandro, Stefano, di Benedetta e Luca, che hanno selezionato ed editato questo numero “alla STC”: potenziando il testo, scandagliandolo nel profondo, attraverso un dialogo mirato alla crescita delle persone coinvolte prima ancora che del testo. Parlo di Isabel, che ha scelto le immagini per ciascun racconto, e ha organizzato la prima mostra fotografica itinerante di STC. Di Soraya, la nostra tesoriera. Di Alessandro ed Eri, i nostri grafici, che in barba alle scadenze folli, all’ultimo minuto, sono riusciti a creare layout nuovi, eccezionali per ognuna delle pagine che state per leggere. A tutte e tutti loro non posso che dire grazie, vi voglio un mondo di bene.
C’è stato un giorno in cui ero in preda al panico, come al solito, per le tempistiche, i ritardi e le altre meraviglie dell’editoria, e Benedetta mi ha detto «Giulio, non preoccuparti. Vedrai che i pianeti ci si allineano addosso». Allora è bello concluderlo così, quest’anno. Celebrando le ansie, ma anche le conversazioni, gli scambi a tarda notte, le telefonate e l’affetto che unisce da tutta Italia i membri di un progetto così piccolo eppure così grande. È questo amore l’unico vero dedicatario di Turchese tre. Speriamo lo sentiate anche voi: anche se non sappiamo dove stiamo correndo, corriamo velocissimo, stateci vicinə, i pianeti ci si allineeranno addosso.
Per tuttə, almeno, tranne che per mia cugina.
Giulio Frangioni, “Editoriale”
Guido Casamichiela –
una copia per la mia famiglia, una copia per i miei genitori, una copia per i miei suoceri, l’ultima copia per Carver nel caso risorga e voglia sapere come si scrivono racconti coi controcazzi nel 2022