a cura di Fabrizio Pelli.
Si potranno mai spedire cartoline dalla Luna? È una domanda alla quale non so dare risposta diversa da: «Probabilmente». Ma quando ero piccolo – un bambinotto emiliano che migrava, d’estate, per passare le vacanze dai nonni al mare – già due ore di macchina rappresentavano un viaggio insostenibile. Per questo Rimini diventava un luogo perfetto – lontanissimo, quasi quanto la Luna – dal quale spedire a casa una cartolina, qui tutto bene, solito mare, e poche altre righe. Ed era, in fondo, anche un modo di falsificare la riviera, che era la riviera di Ghirri e non quella dal sole californiano che compariva sul retro delle cartoline.
I miei genitori, quando venivano a trovarmi, di solito potevano restare poco, e uno o due giorni dopo dovevano fare ritorno. Da lì era nato un gioco: scrivere su una cartolina cosa avremmo fatto in quei giorni insieme, spedirla, da Rimini a casa, e aspettare che arrivasse – una memoria a domicilio.
Cartolune, ovvio sillogismo, vuole essere questo: una collezione, più che una collana, di plaquette nella forma di cartoline, provenienti da autori vicini a noi o lontanissimi, ben più distanti della Luna. Ospiterà su invito, ogni mese, i testi di un* autor* differente e sarà liberamente scaricabile in formato PDF dal sito di STC Edizioni.