una raccolta di Quincy Baltimore.
V lettere
Tu, che paghi un nascondiglio scali giù riflesso e ti passati: incensi lisciati sulla sconvolta il ghiaccio che fa la voce di donna che ride e tu bevi chi sorride d’occhi la vista ha scavato la stanza schiaccia il corpo suo di Lei, s’accosta ti chiedi attende è richiesto il nome Lei che firma colorandosi
Tu, che sigli di impronte di sguardi uno specchio a due risposte il rosso del fuoco ubriaco l'oro di un tramonto labiale: s’incrina il vetro di facce ombre di niente a te che scendi il tempo e t’affossi in due sole tue luci Loro
Suppellettili
Schiava di tracce schienali fende nuda di passi vie croci. Il tramonto che conquista in ombre rientri a casa dalla luce. Schiava di sfregi e singhiozzi muti scuce lo spago: la porta è aperta e senza chiave chiude il giorno che domani è notte e di nuovo.
Si contorce dormendo in pancia la gobba materna copre un lampo chissà se domani sarà notte o no. Tremano le suppellettili sui muri tremano le trecce della bimbodonna trema e tremano e di nuovo.
Deserto
Sulla sagoma del tramonto scorge schizzi di sesso e una rosa recisa di scalpi.
La gobba dell’avvoltoio, la gabbia sopra quel corpo svenato, lei straziata dei petali.
E si trascina lo sguardo, segue un sentiero steso dall’ombra tracciata da passi di bestia.
La preda scortata dal sole sorge.
Chi inchioda una spina di morsi alla sua croce, il condannato.
Antebellum South Photo
Echi di pioggia di deserto facce facce di pianto eco dell’acqua dal cielo è maggio e tra le foglie si infila il sole pisciando in terra un mignolo teso. Nasce la giornata e il caldo corpi si sciacquano da sé la carne e le ragazze incinte dal marsupio in giù ma non di vita, cose: i figli del suolo lavoro in bianco crochi di cotone
e fece fuoco una luce equestre
Mantova
Sulle rive del Mincio scardina ponti su un gesto in picchiata, pozze ad occhi, bagnanti a luna rincorsa da fiati sopra un pontile: arenato. Tra le mecche di una fede cerchi la sua, di pietra raso gonna spiovente di nebbia sui tuoi ricordi e corre Lei per mano e poi la notte Voi
tutte le foto di Flora Maclean.